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Le origini del mondo greco

  • Immagine del redattore: Alice Maniaci
    Alice Maniaci
  • 6 giu 2019
  • Tempo di lettura: 2 min

Per poter parlare di arte greca e del suo inizio dobbiamo analizzare le fonti materiali di quel periodo storico della Grecia antica che affonda le sue origini del mondo miceneo e nelle migrazioni dei “popoli del mare” che porteranno all'instaurazione dei Dori nelle coste greche.

Gli storici sono ormai concordi nell'affermare che i Micenei utilizzassero già un tipo di scrittura, importata dai popoli medio oriente, nota come Lineare B, e sul fatto che questa possa trattarsi un tipo di dialetto greco antico. 

In realtà non è possibile affermare che l’inizio della civiltà greca coincida con la civiltà micenea, in quanto intorno al 1200 a.C. essa scompare, probabilmente per cause naturali che portarono la crisi nella società, portando via con sé non solo il grande bagaglio di tecniche artistiche e costruttive ma anche la sua burocrazia e l’uso della scrittura; questo periodo, è nota agli storici come “Medioevo Ellenico” e consiste in un buco di circa quattrocento anni. 

Non è chiaro il legame tra la fine del mondo miceneo e la cosiddetta “Invasione Dorica” di cui parlano le fonti greche, tra cui lo stesso Tucidide, identificandola con il 1104 a.C. : questi nuovi popoli non sono visti come distruttori ma come conquistatori, e probabilmente non è dovuta a loro la distruzione del popolo miceneo.

I Dori venivano dalla Grecia centro-settentrionale e riempirono il vuoto lasciato dalla civiltà micenea e il loro arrivo si inserisce in un quadro di spostamenti e migrazioni di popoli che interessarono l’XIII-XII l’intero Oriente anatolico modificandone gli aspetti politici e sociali: gli egiziani alludono più volte alla presenza di “popoli del mare” che premono lungo le coste mediterranee.

Un’ulteriore migrazione, verso la metà del XII, è quella conosciuta come “Colonizzazione Ionica” ossia il trasferimento e l’occupazione stabile delle coste occidentali della penisola anatolica da gruppi di greci provenienti da diverse aree della Grecia Continentale, parlanti dialetti diversi. Le migrazioni dei popoli sono causate dalla ricerca di nuovi territori per creare nuovi insediamenti e sfruttarne le risorse.

Il periodo a cavalo tra il II-I millennio appartiene all'Età del Ferro; ci sono molte difficoltà nell'attribuzione di manufatti a produzioni doriche, ma sicuramente il mutamento più significativo in questo periodo, di cui non furono inventori i dori, è l’utilizzo dei metalli. 

Il passaggio dal bronzo  al ferro fu la causa della crisi dei rapporti con il Vicino Oriente da cui giungeva lo stagno.

Il primo periodo dell’arte greca va dal 1050-490 a.C e si divide in: protogeometrico, geometrico, protoarcaico, arcaico. Dal 700 a.C. si ha l'Età Orientalizzante con l’arrivo dei fenici si ricomincia a scrivere con l’alfabeto greco, e si celebrano i primi giochi olimpici.



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