La Quadratura e il Trompe l'Oeil
- Alice Maniaci
- 23 giu 2019
- Tempo di lettura: 3 min
Con l'espressione quadratura o quadraturismo si indica il genere di pittura del XVI secolo che prevede inserimenti in soffitti cupole e volte di elementi architettonici dipinti che simulano un effetto di prospettiva architettonica reale, fa parte dell'insieme di tecniche comprese nella Pittura illusionistica che si sviluppò a partire dal Rinascimento e che vide il proprio apice nel periodo Barocco. Il termine quadratura deriva dalla parola quadrettatura, ovvero quel sistema usato in prospettiva per riprodurre gli elementi architettonici e viene introdotto nella Seicento barocca.

A differenza dal sotto in su e dal trompe l'oeil la quadratura è una tecnica principalmente legata alle rappresentazioni di architetture, comprese statue e decorazioni in stucchi.
Gli artisti specializza di quadrature sono i quadraturisti; essi creano effetti illusionistici di profondità spaziale che si estende oltre il soffitto e le pareti, sfondi destinati ai dipinti di altri artisti.
Questo tipo di pittura veniva eseguita su soffitti piatti o nelle volte dove creava spazi nuovi e continuava l'architettura già esistente e simulava spazi aperti prospettici a partire da un punto di fuga centrale.
Spesso all'interno della quadratura venivano inserite figure anamorfiche, ovvero immagini poste distorte su un piano in modo tale che il soggetto raffigurato fosse riconoscibile solo da determinati punti prospettici.
In Italia la scuola principale di quadraturisti si trova a Bologna, fondata da Girolamo Curti, detto Dentore, pittore italiano esperto nella quadratura prospettica e di decorazione, e da allievi come Angelo Michele Colonna e Agostino Mitelli.
Tra i quadraturisti più famosi troviamo Pietro da Cortona, Andrea Pozzo, Giovanbattista Tiepolo, Baldassarre Peruzzi.
Trattati sulla quadratura furono scritti dai famosi architetti del cinquecento quali Serlio, Palladio, Scamozzi e Vignola.
Nel Seicento e nel Settecento, poiché quel senso di forzatura era tipica del barocco, la quadratura fu inserita anche là dove non si prestava.

Il Trompe l'oeil è l'espressione francese per indicare la tecnica pittorica naturalistica basata sul chiaroscuro e sulla prospettiva che va a creare spazi e figure che riproducono con la massima accuratezza la realtà tanto da rendere l'illusione di essa. Si parla dunque di una tecnica illusoria che di fronte a figure bidimensionali ci porta a credere di osservare oggetti e spazi tridimensionali e reali.
Le parti raffigurate sono dipinte con forte realismo che punta a confondere l'immagine finta con lo spazio sottostante e circostante.
Questo genere di tecnica predilige la creazione illusoria di spazi aperti come finestre e porte, che danno su un paesaggio reale o immaginario: nelle chiese e nei palazzi le volte si spalancano verso il cielo dal quale scendono angeli e figure celesti, si dipingono inoltre finestre e porte che oltre ad aprirsi su paesaggi naturali, riprendendo spesso gli ordini e l'architettura della struttura stessa puntano ad ampliarne anche gli spazi interni.
Così farà nel Trecento Giotto a Padova con le finte cornici ed il coro dipinto nella Cappella Scrovegni, più avanti stessa tecnica verrà usata da Mantegna, nella Camera degli Sposi (o Camera picta) nel castello di S.Giorgio a Mantova, ma questa tecnica riscuoterà sopratutto il suo maggior successo nel Seicento in pieno periodo Barocco.
Giovanni Battista Gaulli ne fece un esempio nella volta della Chiesa del Gesù di Roma: vi affrescò il Trionfo del nome di Gesù, una complessa allegoria di un'apertura verso il cielo, nella quale si dispongono un vortice di figure illuminate dalla luce miracolosa, simbolo di Cristo, il tutto inserita in una cornice dorata.Andrea Pozzo (1642-1709) pittore di fine Seicento costruì un immenso Trompe l'oeil nella volta della chiesa di Sant'Ignazio a Roma; Pozzo amplifica l'illusione della realtà con elementi architettonici come colonne, archi e cornicioni usando un forte scorcio dal basso, il tutto nato da un unico punto focale.

Spesso nel Trompe l'oeil vi si inserirono parti in stucchi colorati e modellati per creare maggior profondità ed effetti di chiaroscuro più vicini al reale: tra gli esempi più celebri troviamo il finto transetto progettato da Donato Bramante nelle chiesa di S.Maria presso S.Satiro a Milano.
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